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Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia ufficio di Bolzano
Pronto Consumatore - Edizione Europa Giugno 2022
Supplemento all'edizione del Pronto Consumatore (Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano) n. 43 - redazione: Centro Europeo Consumatori, ufficio di Bolzano
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Pronto Consumatore - Edizione Europa giugno 2022

TRADER ONLINE FAKE

L’Europol arresta 108 truffatori

Europol, polizia lettone e polizia lituana sono riuscite a smascherare oltre cento truffatori che si fingevano consulenti per il trading online, ma avevano in realtà inscenato un call centre fraudolento. Nell’ultima settimana di marzo, centinaia di agenti, tra cui alcune squadre speciali, hanno fatto irruzione in tre call centre che appartenevano tutti allo stesso gruppo criminale, i cui membri, 108 quelli arrestati, sono accusati di aver truffato vittime in tutto il mondo. Chiamavano le vittime al telefono per convincerle a investire in criptovalute, valute estere e vari strumenti finanziari promettendo di far fruttare i loro risparmi. Tuttavia, gli investimenti in realtà erano finti: così facendo, i sospetti arrestati hanno guadagnato oltre 3 milioni di euro al mese. Clicca qui per maggiori informazioni sul trading online.

OCCHIO ALLE TRUFFE

Come comportarsi per evitarle

Prendono di mira persone di ogni età, indipendentemente da provenienza, livello culturale e reddito. Non esiste un gruppo di persone immune alle truffe. Di recente, alcuni consumatori sono stati frodati da un sedicente mediatore di scommesse sportive, che li attirava con pubblicità sui social media, garantendo l’impiego di un sistema sicuro per scommesse vincenti: versate somme di oltre 20 mila euro, i consumatori non le avrebbero mai più riviste. Altri sono stati attirati da comunicazioni email o da finestre pop-up apparentemente provenienti da imprese multinazionali che pubblicizzavano la possibilità di acquistare e vendere azioni o prodotti finanziari collegati all‘andamento delle azioni di tali aziende. Tramite il presunto mediatore, sono state trasferite somme di denaro anche superiori ai 15 mila euro. Subito dopo, il finto consulente spariva. Infine la promozione di app volte a garantire la sicurezza del proprio pc… e che invece installavano un programma che consentiva il controllo da remoto dello schermo e quindi l’accesso alle password e al pin delle carte di credito. Per evitare di incappare in questi tranelli, leggi i nostri consigli cliccando qui.

PROTEZIONE DATI

Aumenta la cooperazione tra i garanti europei

In vista dell’attuazione del GDPR (il Regolamento generale sulla protezione dei dati), le Autorità competenti dello Spazio economico europeo (SEE) hanno deciso di rafforzare la cooperazione su alcuni casi strategici. Il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha stabilito alcune linee strategiche come ad esempio l'individuazione congiunta e su base regolare dei casi transfrontalieri di importanza strategica, sui quali la cooperazione avrà natura prioritaria con il supporto del Comitato e la creazione di un modello europeo per la presentazione dei reclami, utilizzabile su base volontaria e potenziamento degli strumenti informatici a disposizione del Comitato. Per un approfondimento leggi qui la notizia sul nostro sito.

CASO DEL MESE
A gennaio 2020 una consumatrice italiana aveva prenotato un soggiorno in un hotel di Parigi, per le vacanze di Pasqua. Non poteva sapere che il viaggio sarebbe saltato a causa del lockdown da coronavirus. E non poteva sapere nemmeno che, invece di un rimborso, avrebbe ricevuto dall’hotel soltanto un voucher: come l’Italia, anche la Francia – dove avrebbe passato le vacanze – ha introdotto una normativa che prevedeva l’utilizzo di voucher per le cancellazioni dei servizi di viaggio dovuti al Covid-19. Ricevuto il buono, la consumatrice avrebbe avuto 18 mesi per utilizzarlo, al termine dei quali avrebbe avuto diritto al rimborso in denaro. A causa delle continue incertezze che ha portato la pandemia, la consumatrice non ha mai usato il buono e alla fine del 2021 ha chiesto ripetutamente il rimborso all’hotel. Ma non ha mai ricevuto risposta… La saggia scelta è stata quella di contattare il Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia. Grazie alla collaborazione tra CEC Italia e CEC Francia, con grande gioia la consumatrice è riuscita a ottenere un rimborso completo.