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Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia ufficio di Bolzano
Pronto Consumatore - Edizione Europa Febbraio 2023
Supplemento all'edizione del Pronto Consumatore (Bollettino d'informazione del Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano) n. 11 - redazione: Centro Europeo Consumatori, ufficio di Bolzano
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Pronto Consumatore - Edizione Europa febbraio 2023

GARANZIA

Come fare se l’auto è stata acquistata all’estero

Il mercato digitale delle auto usate, con le sue possibilità di confronto delle offerte anche a livel-lo internazionale, svolge un ruolo sempre più importante e rende l'acquisto di un'auto all'estero più facile e interessante. Anche le regole comuni applicabili nel mercato unico possono favorire la scelta di importare un veicolo dall'estero. Ad esempio, la garanzia legale si applica in tutta l'UE e può quindi essere fatta valere anche oltre confine. Tuttavia, per quanto riguarda le auto importate, è necessario adottare particolare attenzione riguardo alle modalità di applica-zione proprio della garanzia legale. Leggete sul sito del Centro Europeo Consumatori (CEC) quali sono le importanti regole di comportamento da tenere a mente non appena si verifichi un difetto di conformità.

OCCHIO ALLA TRUFFA

La frode ricorrente del trattore

Già qualche anno fa, il Centro Europeo Consumatori ha ricevuto segnalazioni di persone che volevano acquistare un trattore o un altro macchinario su internet, ma che sono state truffate ed hanno perso molto denaro. Ora questa truffa sembra essere nuovamente attuale. I truffatori spesso si spacciano per un'azienda realmente esistente e creano un proprio sito web che a prima vista sembra vero e anche le offerte sembrano a prima vista serie. Leggete sul sito web del CEC come fare per evitare queste truffe.

PACCHETTI TURISTICI

Riduzione del prezzo se il pacchetto non è conforme a causa del coronavirus

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea nella causa (C-396/21) si è recentemente espressa in tema di pacchetti turistici eseguiti ai tempi del coronavirus. Una coppia di consumatori tedeschi il 13 marzo 2020 era partita per una vacanza alle Canarie quando hanno dovuto assistere all’inasprimento delle misure di contenimento del Covid: le spiagge sono state chiuse ed è stato applicato un coprifuoco, cosicché ai clienti non è stato consentito lasciare la loro stanza se non per i pasti. L’accesso alle piscine e alle sedie a sdraio è stato vietato e il programma di animazioni è stato annullato. Il 18 marzo 2020 i due viaggiatori sono stati informati che dovevano tenersi pronti a lasciare l’isola in qualsiasi momento e, il giorno successivo, sono dovuti rientrare in Germania. I consumatori avevano chiesto un rimborso del 70% del prezzo, che l’organizzatore del pacchetto aveva rifiutato, ritenendosi non responsabile dell’accaduto. La CGUE ha ora stabilito che anche qualora un difetto di conformità dei servizi turistici inclusi nel suo pacchetto sia dovuto a restrizioni imposte nel suo luogo di destinazione per contrastare la diffusione di una malattia infettiva, il viaggiatore ha diritto a una riduzione del prezzo del suo pacchetto turistico. L’imputabilità all’organizzatore in questo contesto è irrilevante, poiché la direttiva prevede, riguardo al diritto a una riduzione del prezzo, una responsabilità oggettiva dell’organizzatore.

CASO DEL MESE
Tra i numerosi regali di nozze ricevuti da una consumatrice austriaca c'erano quattro buoni d’acquisto, per un totale di 1.600 euro, di un negozio di mobili italiano. Aveva pensato che, come succede in Austria, i buoni avessero una lunga validità e voleva attendere il momento giusto per utilizzarli. Solo quando ha trovato l’oggetto che le piaceva veramente ed ha voluto usare uno dei buoni per acquistarlo si è accorta che sul retro c’era scritto che esso era valido solo un anno e di fatto era già scaduto. La consumatrice ha quindi chiesto aiuto al Centro Europeo Consumatori (CEC) Austria, che ha contattato il CEC Italia per ottenere informazioni sulla situazione giuridica in Italia. I consulenti del CEC Italia hanno confermato la legalità del termine fissato dall'azienda italiana, ma hanno comunque contattato il negozio di mobili per chiedere una proroga della validità come gesto commerciale. Di seguito, il venditore ha effettivamente concesso una proroga del buono, il che dimostra ancora una volta che nei molti anni di attività della Rete dei Centri Europei Consumatori si è sviluppata una collaborazione per lo più positiva e buona con le aziende.