Scaricare film da tutto il mondo e poi scoprire che andare al cinema sarebbe costato meno: questo è ciò che molti consumatori, soprattutto quelli che hanno scaricato film in lingua tedesca, stanno scoprendo in questi giorni, dopo aver ricevuto una richiesta di pagamento via e-mail per avere concluso un abbonamento annuale.
I consumatori europei sono sempre più esposti agli invadenti e ingannevoli annunci sul web; è importante quindi che adottino un atteggiamento più critico nei confronti di queste offerte, così da non ritrovarsi a pagare per prodotti e abbonamenti non richiesti. La Rete dei Centri Europei Consumatori (ECC-Net) ha realizzato un video per aiutare i consumatori ad identificare le truffe online.
Si stima che tre milioni e mezzo di consumatori europei abbiano sottoscritto abbonamenti trappola negli ultimi tre anni. Questo è quanto emerge da una ricerca commissionata dal Centro Europeo Consumatori (CEC) Svezia. Il 19 per cento delle persone coinvolte ha pagato la somma richiesta, pur non ricordando di aver ordinato alcunché, o per paura o perché non consapevole dei propri diritti.
La Signora Franziska, di Vienna, vede su un social network una giacca stupenda di uno stilista italiano a un prezzo stracciato. Deve aggiudicarsela per forza: ordina la giacca dei suoi sogni e la paga con una carta di credito. Solo che purtroppo non la riceverà mai: la consumatrice è cascata in una delle numerose pagine fake su internet. Ha ancora la possibilità di riavere indietro i suoi soldi?
Chi vola in aereo nell'UE e subisce ritardi o cancellazioni, in alcuni casi ha diritto ad un risarcimento per i disagi e le attese. Nella pratica ottenere queste compensazioni pecuniarie non è sempre facile e sul mercato sono quindi apparse delle agenzie che dichiarano di ottenere questi risarcimenti per i consumatori. La Commissione europea ci tiene a fare chiarezza sul punto.
Per l'auto dei suoi sogni un giovane altoatesino avrebbe dovuto pagare 90.000 Euro. Per fortuna prima della conclusione del contratto ha chiamato il Centro Europeo Consumatori (CEC) di Bolzano: per il Centro infatti si tratta di un „classico“ e chiaro tentativo di truffa online...
L'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato ha esteso il proprio procedimento relativo alla criptomoneta OneCoin alle due società Onelife Network Ltd ed Easy Life Srl. In seguito, ha disposto lo stop cautelare per la promozione in Italia della criptomoneta anche per la Onelife Network Ltd. Easy Life ha invece comunicato di aver cessato la pratica.
L'Antitrust, con un provvedimento cautelare di venerdì scorso, emesso nel corso di un procedimento istruttorio, ha vietato la promozione e diffusione della criptovaluta OneCoin, che veniva effettuata tramite i siti onecoinsuedtirol.it e onecoinitaliaofficia.it; il terzo sito, onecoinitalia.com, è stato oscurato.
Fashion victim o solo victim? Molti consumatori, alla ricerca di sconti o del prodotto introvabile, usano come percorso privilegiato i canali online (siti internet, social networks, applicazioni) per effettuare i loro acquisti. Tuttavia anche il consumatore più navigato può ritrovarsi tra le mani una borsa, un orologio o un tablet contraffatti. Con il rischio che sopraggiunga anche una multa per incauto acquisto.
Chi in vacanza desidera essere più indipendente e chi considera gli hotel troppo impersonali spesso decide di prendere in affitto un alloggio privato.