In occasione della ricorrenza della Giornata Mondiale del Turismo, il Centro Europeo Consumatori Italia rinnova il proprio impegno a salvaguardare la tutela dei viaggiatori.
Sono passati ormai 30 mesi da quando sono stati emessi i primi voucher per le cancellazioni di viaggi a causa del covid in applicazione del decreto "Cura Italia" allora in vigore ed è dunque tempo di chiedere il rimborso monetario di quelli non utilizzati entro la scadenza.
Con un emendamento, approvato ed inserito nel Decreto Milleproroghe entrato in vigore l’1 marzo, è stato allungato a 30 mesi il periodo di validità dei cosiddetti voucher viaggi covid. Si tratta dei voucher emessi a titolo di rimborso di viaggi, pacchetti turistici, gite scolastiche e viaggi di istruzione non fruiti a causa della pandemia da Covid-19. Questo ulteriore rinvio, però, non rappresenta purtroppo per i consumatori una soluzione ideale.
È stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che implementa, definendone le modalità di accesso, il fondo di garanzia previsto dalla legge 77/2020 per indennizzare i titolari dei cosiddetti Covid-voucher non rimborsati a causa dell’insolvenza o fallimento dell’operatore commerciale emittente.
Le richieste di informazioni ricevute dal Centro Europeo Consumatori (CEC) nell'estate 2021 mostrano una situazione molto chiara: sono sempre di più le persone a cui piace organizzare le proprie vacanze da sé e prenotare servizi come voli, hotel e auto a noleggio su internet. Tuttavia, non tutto va sempre liscio.
In vista della seconda estate dallo scoppio della pandemia di Coronavirus, montano i dubbi su quali accorgimenti adottare per prenotare ed effettuare un viaggio. In una conferenza stampa il Centro Europeo Consumatori ha fornito alcuni consigli utili per chiarire ogni perplessità.
Sin dal mese di marzo 2020, il numero di consumatori che si sono rivolti alla Rete dei Centri Europei Consumatori (ECC-Net) per assistenza nella risoluzione di contenziosi transfrontalieri ha registrato un notevole incremento; la Rete ha recuperato oltre 4 milioni di euro nell’ambito di reclami connessi alla pandemia di Covid-19, tra i quali rilevano soprattutto rimborsi per voli e pacchetti turistici cancellati o soggiorni non effettuati a causa dell’emergenza sanitaria.
Secondo Adiconsum, Centro Tutela Consumatori Utenti e Centro Europeo Consumatori Italia la miglior tutela dei consumatori in questo contesto non può essere garantita mediante l'estensione dei voucher, ma è necessaria una politica di sostegno alle imprese e agli operatori del turismo.
Chi aveva prenotato una vacanza per Pasqua 2020, ha dovuto rinunciarvi a causa della pandemia in corso. Una normativa emergenziale aveva dato agli operatori turistici la possibilità di emettere un voucher anziché rimborsare le vacanze annullate; in molti non sono ancora stati in grado di utilizzare i loro voucher e si domandano se possano richiederne il rimborso in contanti.