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dall'Unione Europea
Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia ufficio di Bolzano

Telegramma ottobre – Speciale commercio elettronico


Ottobre 2015: il CEC di Bolzano si concentra sul commercio elettronico
Per il Centro Europeo Consumatori (CEC) di Bolzano in materia di commercio elettronico, sia nazionale che transfrontaliero, l'unica vera arma della quale dispongono i consumatori è quella dell'informazione. Al fine di aumentare il numero dei consumatori informati nel mese di ottobre il CEC di Bolzano si concentrerà pertanto sul commercio elettronico, pubblicando comunicati stampa e newsletter dedicati esclusivamente a questo argomento. Inoltre, nell'ambito di un progetto organizzato dal KVW di Bolzano, due esperte del CEC hanno spiegato ad alcuni senior i diritti di chi acquista in rete, le problematiche e le truffe più frequenti e, soprattutto, come evitarle. Tutti coloro che ne vogliono sapere di più a proposito di consumatori & commercio elettronico possono consultare il sito internet del CEC di Bolzano.


"Chargeback" ovvero come riavere i propri soldi
Su un portale di vendita tedesco avete visto una mountainbike che vi piace molto, quindi la ordinate subito e pagate con la carta di credito. Il venditore però, dopo l'acquisto, vi comunica che la bicicletta non può essere più consegnata e vi promette da mesi la restituzione del prezzo, della quale siete ancora in attesa. In questi casi dovreste assolutamente valutare la possibilità di un "Chargeback". Presupposto per il Chargeback è, in ogni caso, il pagamento della merce o del servizio tramite carta di credito. Dal momento che sempre più consumatori acquistano su Internet con carta di credito, la Rete dei Centri Europei Consumatori (CEC-Net) ha effettuato nel 2014 un'indagine sul Chargeback nei singoli Stati dell'Unione Europea. I risultati integrali di tale ricerca sono pubblicati in lingua inglese sul sito dei nostri colleghi del CEC norvegese.


Acquisti online al di fuori dell'UE - valgono gli stessi diritti?
Avete acquistato online delle scarpe su un portale di vendita svizzero, ma vi rendete conto che dal vivo il colore è molto diverso da come appariva dalle foto, oppure le scarpe proprio non vi piacciono più e vorreste molto volentieri far valere il vostro diritto di recesso. Ma è possibile?
Con l'entrata in vigore nel giugno 2014 della nuova direttiva europea sui diritti dei consumatori (Direttiva 2011/83/EU), i diritti dei consumatori appartenenti all''Unione Europea (comprese Islanda e Norvegia) sono stati significativamente rafforzati. La nuova direttiva ha inoltre unificato a livello europeo il termine per il diritto di recesso nei contratti conclusi a distanza, e dunque anche negli acquisti online, fissandolo in 14 giorni di calendario (finora il termine in Italia era di 10 giorni lavorativi). Bisogna considerare, tuttavia, che questi diritti valgono solo per gli acquisti all'interno dell'UE. Per ulteriori informazioni sull'acquisto di merce all'interno dell'UE il CEC di Bolzano rimane volentieri a disposizione attraverso i seguenti contatti: Tel. 0471-980939 - Email info@euroconsumatori.org.


Caso del mese
Ad aprile 2015 un consumatore italiano ha ordinato un passeggino su un sito internet spagnolo. Secondo la descrizione del prodotto in lingua italiana nel prezzo doveva essere compreso anche un ovetto per trasportare il bambino. Una volta aperto il pacco il consumatore ha però dovuto constatare che l'ovetto non era arrivato e ha quindi contattato l'azienda spagnola. Questa gli ha comunicato che nella descrizione del prodotto in italiano c'era stato un errore: questa non doveva contentere, così come la descrizione in spagnolo, l'ovetto e ha offerto la restituzione di 20 Euro.
Il consumatore non era però d'accordo con questa somma visto che l'ovetto aveva un valore di 100 Euro e si è rivolto al CEC di Bolzano. L'intervento dei colleghi del CEC Spagna, ai quali è stata inoltrata la pratica, ha avuto successo: l'azienda ha restituito al consumatore i 100 Euro per l'ovetto non ricevuto!