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Il diritto di recesso nei contratti del tempo libero

Vacanze, biglietti aerei, prenotazioni alberghiere, biglietti per concerti o eventi sportivi - tutti questi acquisti rientrano nella categoria dei contratti del tempo libero. Una malattia o un evento improvviso a volte ci impediscono di poter partecipare/usufruire delle prestazioni prenotate (e in molti casi già pagate). Ma quali sono i diritti dei consumatori in caso di un loro recesso unilaterale? Le ipotesi sono molteplici - vediamole nel dettaglio.


Contratti conclusi a distanza

Negli ultimi anni sono sempre più numerosi i consumatori che prenotano viaggi, voli, concerti e quant’altro utilizzando internet; si tratta pertanto di c.d. contratti conclusi a distanza. Per questi contratti in linea di principio i consumatori possono recedere gratuitamente, entro 14 giorni di calendario dalla conclusione, senza pagare alcuna penale per il recesso. Il Codice del Consumo (art. 59) esclude però espressamente il diritto di recesso per i contratti di fornitura di alloggi per fini non residenziali, i servizi di noleggio di autovetture ed i servizi riguardanti le attività del tempo libero, qualora il contratto preveda una data o un periodo di esecuzione specifici. Ciò significa che per i contratti del tempo libero stipulati attraverso un mezzo di comunicazione a distanza, il diritto di recesso è escluso ed è pertanto solitamente possibile recedere soltanto pagando una penale di recesso. L’ammontare della penale di recesso è stabilita dal prestatore del servizio nelle condizioni contrattuali – è pertanto indispensabile, prima della conclusione del contratto, verificare se è possibile annullare la propria prenotazione gratuitamente o a quanto ammonta la penale di recesso!


Pacchetti turistici

Al momento della prenotazione di un pacchetto turistico i consumatori solitamente pagano un anticipo (che non può essere superiore al 25% del prezzo del pacchetto). Il saldo viene invece di solito versato 30 giorni prima della partenza. La cifra richiesta al momento della prenotazione dall'organizzatore, a meno che non sia indicata come tale, non è però una caparra né confirmatoria né penitenziale ma solo un anticipo dell'importo dovuto; pertanto, se dovesse essere necessario disdire la prenotazione effettuata, non è detto che il consumatore perda soltanto questo importo. In caso di recesso da parte del consumatore sono infatti previste delle penali di recesso il cui importo viene di solito calcolato in percentuale rispetto al costo del pacchetto, percentuale che aumenta quanto più ci si avvicina alla data della partenza. Quando la disdetta avviene pochi giorni prima della partenza è probabile che si debba pagare comunque l'intero costo del viaggio e che non si perda pertanto solamente l'acconto già versato. È quindi importante valutare attentamente l'opportunità di stipulare un'apposita assicurazione che copra le eventuali penali di recesso.


Biglietti aerei

Le compagnie aeree utilizzano nell'emissione dei biglietti classi di prenotazione, che si differenziano da quelle principalmente note, "economy, business e first class": queste si riferiscono al posto a sedere e al servizio in aereo, mentre le altre classi di prenotazione riguardano la tariffa che è stata applicata all'emissione del biglietto. Molto spesso da queste classi di prenotazione dipendono anche il come e il se sia possibile cancellare, modificare od ottenere il rimborso del biglietto (inutilizzato). Al momento della prenotazione è pertanto sempre consigliabile chiedere informazioni sulle possibilità di cambiamento e annullamento del biglietto.

Quello che pochi sanno è che se è il passeggero a decidere volontariamente di non volare, il biglietto aereo è sempre- almeno parzialmente -rimborsabile. Alcune voci del biglietto infatti (il prezzo totale include diversi costi) anche di biglietti a tariffa promozionale, sono di quelle per le quali i consumatori hanno diritto ad ottenere il rimborso in caso di mancato utilizzo. In particolare il consumatore ha diritto alla restituzione degli importi che non coprono direttamente le spese sostenute dalle compagnie aeree (quali ad esempio la tariffa ministeriale per i controlli di sicurezza sul bagaglio da stiva, il diritto imbarco passeggeri). L'elenco dettagliato di queste voci è disponibile sul sito internet dell' Ente Nazionale per l'Aviazione Civile.


Contratti di locazione turistica

I contratti di locazione turistica sono sempre più popolari, soprattutto per famiglie con bambini, perché offrono più libertà e, a determinate condizioni, sono anche più economici.

Se il consumatore decide di recedere dal contratto, bisogna distinguere: se si è versata una caparra penitenziale, la si perde ma il locatore non può richiedere nessun risarcimento danni; se si è versata una caparra confirmatoria, si perde ugualmente la stessa, ma oltre a ciò il locatore potrebbe, in teoria, richiedere al conduttore il risarcimento dei danni subiti e provati oppure pretendere il pagamento integrale del prezzo (adempimento del contratto).


Prenotazioni alberghiere

Per le prenotazioni alberghiere, la disciplina della disdetta è simile a quella dei contratti di locazione turistica. Se si decide di non effettuare il soggiorno, bisogna comunicare regolare disdetta. Le condizioni generali di contratto o gli usi locali delle Camere di Commercio stabiliscono entro quanto tempo si può dare disdetta senza dover pagare penali. L'albergatore ha in ogni caso diritto al risarcimento dei danni subiti a causa della disdetta (ad es. non riesce più ad assegnare la stanza a terzi oppure aveva respinto altre prenotazioni, per conservare la vostra). Se è stata versata una caparra penitenziale, l'albergatore la può trattenere. Se è stata invece concordata una caparra confirmatoria, oltre a trattenersi l'acconto, l'albergatore potrebbe richiedere il pagamento dell'intero corrispettivo del soggiorno prenotato o del maggior danno subito.


Biglietti per concerti, spettacoli, eventi sportivi e simili

In generale al consumatore non è permesso restituire biglietti per concerti, spettacoli, teatri, manifestazioni sportive e via dicendo perché ha cambiato idea, non ci vuole più andare o semplicemente si è ammalato. L'unica possibilità è pertanto quella di trovare un sostituto! Attenzione però: se il biglietto è nominativo è fondamentale informarsi in anticipo se la cessione del biglietto ad un terzo è possibile e/o collegata ad eventuali costi.