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Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia ufficio di Bolzano
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13.12.2013

Redtube.com

 
In circolazione finti solleciti di pagamento per aver scaricato film a luci rosse – attenzione a non aprire gli allegati!
Redtube, lo dice già il nome, è una piattaforma in cui si possono visionare in streaming estratti di film a luci rosse. Attualmente decine di presunti utenti ricevono solleciti di pagamento via e-mail: dovrebbero pagare oltre 3000 Euro per aver apparentemente visto qualche minuto di film a luci rosse. Ma attenzione agli allegati di queste e-mail: contengono virus che mettono in pericolo la sicurezza del proprio computer!

Al Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia – ufficio di Bolzano negli ultimi giorni sono pervenute numerose richieste di aiuto da parte di consumatori che ricevono via e-mail degli insoliti solleciti di pagamento apparentemente da parte dello studio legale Urmann e colleghi, per aver visionato in streaming dei film a luci rosse. Gli importi richiesti sono molti elevati, dai 3000 Euro in su.
Il CEC si è immediatamente attivato e ha svolto alcune ricerche in merito: è emerso che degli approfittatori stanno cercando di battere cassa, sfruttando al meglio una situazione che in Germania ha sollevato, da un punto di vista giuridico, un vero e proprio vespaio.
Ma andiamo con ordine. L’azienda svizzera “The Archive” ha incaricato uno studio legale di Ratisbona, ossia Urmann e Colleghi, di tutelare i diritti di autore di certe pellicole prodotte, che potevano essere visionate in streaming, per qualche minuto o più su Redtube.com. La questione giuridica se vedere film via streaming leda il diritto d’autore o meno è oggetto di forte dibattito in Germania. Nonostante l'irrisolto dubbio giuridico, lo studio legale – quello vero - invia lettere, recapitate a mezzo posta, per far valere le pretesa del proprio cliente.
In questa situazione si sono inseriti con successo degli approfittatori: questi inviano, apparentemente a nome dello studio legale citato, dei solleciti di pagamento via e-mail con una descrizione alquanto dettagliata della situazione giuridica e la pretesa avanzata nei confronti del consumatori, solitamente importi molto alti. Solamente alla fine della e-mail il destinatario viene avvisato che per visionare i dati bancari e i recapiti deve aprire un allegato in formato zip. Purtroppo non tutti gli antivirus dei consumatori riconoscono il pericolo impedendo l'apertura dell'allegato: in esso si nasconde un virus o un trojan (anche detto cavallo di Troia). Chiunque riceva e-mail di questo tipo le deve quindi cancellare ed in nessun caso deve aprire l'allegato. Svariati consumatori, dopo aver ricevuto il finto sollecito per Redtube, ricevono dallo stesso mittente un secondo sollecito, questa volta relativo ad un presunto acquisto il cui importo non sarebbe stato pagato a causa di problemi con il metodo di pagamento Paypal. Se la prima e-mail non va a buon fine, ai consumatori ne viene dunque inviata una seconda, per una questione completamente diversa, nella speranza che qualcuno ci caschi e apra l'allegato.
A tutti i consumatori che ricevono via e-mail solleciti di pagamento con un allegato in formato zip, il CEC consiglia ovviamente di non aprire l’allegato.
I consumatori che dovessero invece ricevere via posta una “vera” lettera da parte dello studio legale Urmann e colleghi, possono contattare i nostri uffici per ulteriore consulenza inviando una e-mail a info@euroconsumatori.org oppure al numero 0471/980939 (attualmente però solo i consumatori residenti in Germania ne stanno ricevendo).

13/12/2013
Comunicato stampa

 

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