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Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia ufficio di Bolzano
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30.01.2015

Beccarsi l'influenza prima della settimana bianca - posso disdire gratuitamente?

 
Sono numerosi i consumatori che all'ultimo minuto devono rinunciare alla settimana bianca perché costretti a letto dall'influenza o altri mali di stagione. Molti ritengono che basti procurarsi un certificato medico come una sorta di giustificazione per evitare il pagamento del viaggio, ma non è affatto così: di regola un recesso gratuito non è possibile.
Per la disdetta di un pacchetto turistico le condizioni contrattuali prevedono solitamente il pagamento di una penale il cui importo viene generalmente calcolato in percentuale rispetto al costo del pacchetto, percentuale che aumenta quanto più ci si avvicina alla data della partenza. Se ci si ammala pochi giorni prima della partenza e si rinuncia al viaggio, è del tutto possibile che sia dovuto il pagamento dell'intero costo del viaggio (o quasi).

Anche per le prenotazioni alberghiere sono solitamente le condizioni generali di contratto o eventuali usi commerciali locali a stabilire entro quale termine si possa dare disdetta gratuitamente o se ed in che misura bisogna invece pagare delle penali. È buona prassi quindi verificare la "cancellation policy" dell'albergo o del portale di prenotazione prima di scegliere la vacanza. Se si prenota un albergo in Italia e si versa un importo esplicitamente a titolo di caparra penitenziale, il consumatore in caso di recesso la perde. Se è stata invece concordata una caparra confirmatoria, l'albergatore potrebbe richiedere il risarcimento dell'eventuale maggior danno subìto e dunque anche l'intero corrispettivo del soggiorno. A volte vale la pena chiedere all'albergatore di tenere buono il pagamento per una nuova prenotazione: alcuni albergatori in questi casi si mostrano comprensivi e vengono incontro ai loro clienti.

Per quanto riguarda invece i biglietti aerei, dipende dalla classe di prenotazione il come e il se sia possibile cancellare, modificare od ottenere il rimborso del biglietto. Anche in questo caso è consigliabile informarsi sulle possibilità e sui costi di modifica e di annullamento del biglietto prima di procedere alla prenotazione. Ai biglietti aerei più economici corrispondono di regola condizioni molto restrittive per rimborsi e modifiche. Alcuni vettori prevedono tuttavia nelle condizioni di trasporto la possibilità di rimborso - su richiesta esplicita e fornendo documenti probatori - in alcuni casi gravi quali la morte o una malattia grave del passeggero o di un parente stretto. Il consumatore può in ogni caso chiedere il rimborso delle “tasse”, ovvero di quegli importi che non coprono direttamente le spese sostenute dalle compagnie aeree (quali ad esempio la tariffa ministeriale per i controlli di sicurezza sul bagaglio da stiva, il diritto imbarco passeggeri).

Il rischio della malattia e di non poter usufruire dei servizi acquistati grava quindi sul consumatore e non sull'albergo, il tour operator o le compagnie aeree. Può quindi essere opportuno stipulare un'apposita assicurazione viaggio che copra le eventuali penali di recesso in caso di malattia improvvisa. È importante leggere attentamente le condizioni contrattuali per verificare quali sono le cause che consentono di recedere dal viaggio e quali condizioni devono essere rispettate per usufruire della copertura assicurativa. Per gli amanti dello sci che scelgono una vacanza all'estero poi è importante stipulare un'assicurazione che copra le spese per il soccorso in elicottero. Un consumatore che si infortuna sulle piste da sci in Austria ad esempio rischia di dover pagare anche alcune migliaia di Euro per il trasporto in ospedale.

Il Centro Europeo Consumatori (CEC) a Bolzano è a disposizione per ulteriori informazioni al numero 0471/980939 o all'indirizzo info@euroconsumatori.org.



Bolzano, 30/01/2015
Comunicato stampa

 

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