Cofinanziato
dall'Unione Europea
Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia ufficio di Bolzano
  indietro

28.01.2021

Turismo invernale e pandemia. Sciare nonostante il Covid? Ecco qual'è la situazione delle altre regioni alpine

 
Finalmente in pista! Gli sciatori non aspettano altro. In Italia dovranno pazientare almeno fino al15 febbraio. E nei vicini Paesi alpini la situazione non sembra essere migliore.
La Rete dei Centri Europei Consumatori (ECC-Net), organizza regolarmente study-visit volte al reciproco scambio di buone prassi. I Centri ottengono così informazioni sulle rispettive situazioni e sulle soluzioni dei colleghi ai problemi dei consumatori, per riuscire a offrire a quest'ultimi la migliore consulenza legale su questioni transfrontaliere. All'ultima conferenza online tra i Centri di Italia, Austria,Germania, Francia e Lussemburgo il 21 gennaio 2021, l'attenzione si è concentrata sul turismo sciistico.

L'ingresso in Italia dai Paesi dell'Unione Europea, nonché da Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera in linea di principio è attualmente consentito, ma è richiesta - oltre all’obbligo di comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio il proprio ingresso - la presentazione di una dichiarazione di ingresso e di un tampone PCR o antigenico negativo – che non devono essere più vecchi di 48 ore –, mentre chi non è in grado di mostrare un risultato negativo al test, deve effettuare una quarantena di 14 giorni. Al momento tutte le aree sciistiche sono chiuse e un'eventuale apertura è stata rinviata più volte. L'inaugurazione della stagione è prevista per il 15 febbraio 2020 e, attualmente, la gastronomia è aperta con più o meno restrizioni, a seconda della regione.


Qual è, invece, l‘attuale situazione negli altri Paesi alpini?

Austria: piste aperte, ma senza mangiare al caldo

Le stazioni sciistiche sono aperte, ma difficilmente accessibili per il turismo invernale dall'estero. È previsto un obbligo di quarantena di 10 giorni all'ingresso, che può essere terminato dopo 5 giorni con un tampone negativo. Chi viaggia deve dichiarare, attraverso un‘autorizzazione pre-viaggio, i propri dati personali e i luoghi in cui è stato nei 10 giorni precedenti alla partenza. Ci sono eccezioni a entrambe le disposizioni, ma queste non si applicano ai turisti dello sci.In Austria, inoltre, si applicano rigide disposizioni per il contenimento della pandemia, ma fino al 7febbraio è consentito sciare recandosi nell'area sciistica lo stesso giorno. Poiché ristoranti, hotel, attività ricreative e culturali hanno chiuso, non ci sono possibilità di alloggio per i turisti fino alla fine di febbraio e, a seconda dell'andamento del numero dei contagi, la misura potrebbe essere applicata anche successivamente. Anche l'alloggio privato non è consentito per scopi turistici e sono applicate restrizioni alla mobilità. È possibile consumare pasti d‘asporto solo in presenza di strade d‘accesso, quindi, di solito, in montagna non è consentito.

Le mascherine FFP2 devono essere indossate nelle stazioni sciistiche e negli impianti di risalita al chiuso, che sono occupabili solo al 50% della normale capienza. Quando si è in fila, le mascherine sono obbligatorie e si applica una distanza di sicurezza di due metri. La restrizione al turismo diurno comporta che le aree sciistiche orientali vicine alle grandi città vengano prese d’assalto nei fine settimana. Quelle negli stati federali occidentali, al contrario, stanno considerando chiusure temporanee per mancanza di redditività, poiché mancano gli ospiti tedeschi e olandesi.

Germania: impianti di risalita chiusi e lockdown

In Germania, gli sciatori devono essere pazienti fino al 14 febbraio compreso: a causa dell'attuale lockdown, gli impianti di risalita rimarranno chiusi fino a metà del prossimo mese, se non di più.

Francia: piste da sci chiuse e coprifuoco

Tutti i comprensori sciistici sono chiusi anche in Francia. In tutto il Paese, la popolazione deve rispettare un coprifuoco serale dalle ore 18:00.

Lussemburgo: ingresso libero

Il Granducato è un'eccezione: non ci sono restrizioni di viaggio od obblighi di quarantena. Tuttavia,eccetto su alcune piste da fondo, in Lussemburgo non c‘è la possibilità di sciare.Nella stagione invernale 2020, i comprensori sciistici sono stati chiusi prima della fine della stagione egli sciatori, di conseguenza, non hanno potuto utilizzare gli abbonamenti o gli skipass. Questa problematica è stata affrontata dagli uffici legali delle associazioni nazionali a tutela dei consumatori di Italia e Austria. Per quest'anno, alcune aree sciistiche estere hanno adeguato i termini e le condizioni e hanno anche inserito le proprie clausole-coronavirus.

Conclusione: sciare in questa stagione è, allo stato attuale, una questione di turismo diurno per residenti o sciatori nazionali, ammesso che le aree sciistiche nei rispettivi Paesi siano aperte. A causa delle ordinanze e degli obblighi di quarantena sia all'ingresso che al rientro in patria, invece, sciare nelle Alpi estere, di fatto, è attualmente impossibile, nonostante le ottime condizioni della neve.


Bolzano, 28 gennaio 2021
Comunicato stampa

 

  indietro