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Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia ufficio di Bolzano
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11.05.2016

Vigilantibus non dormientibus iura succurrunt! (Il diritto viene in soccorso di chi rimane vigile, non di chi dorme!)

 
Quante truffe sono possibili online? Infinite! Finchè c'è qualcuno che ci casca... Dai tentativi di phishing, allo smishing, al vishing, fino alle finte lotterie ed alle estorsioni sessuali tramite video-chat. Di questo ed altro hanno discusso ieri il Centro Europeo Consumatori e la Polizia Postale di Bolzano.
Ieri 10 Maggio 2016 il CEC – Ufficio di Bolzano ha incontrato la Polizia Postale di Bolzano. Durante tale interessante incontro il CEC e la Polizia Postale si sono scambiati idee ed esperienze su diversi settori di attività che formano aree complementari di lavoro di entrambi. Innanzitutto pare opportuno premettere che tutto ciò che costituisce – o può costituire – reato non viene trattato dal CEC, che dunque invita i cittadini, che eventualmente riportassero problemi di natura penale, a rivolgersi innanzitutto alla polizia. Quando si tratta di reati commessi grazie e mediante Internet è opportuno recarsi alla polizia postale, operativa appositamente per tale tipo di criminalità.

Eppure non mancano i settori transversali in cui le competenze dei due uffici si possono interesecare. Il CEC riceve, ad esempio, almeno una richiesta al giorno di consumatori intimoriti da emails provenienti da operatori energetici ovvero da società di spedizione ovvero da altre note aziende nelle quali viene richiesto di accedere ad un conto, fornire credenziali, o anche solo di cliccare su un link o scaricare un file. Queste email costituiscono tentativi di phishing, ovvero di insinuazione nei dati personali, nei numeri di carta di credito, nelle credenziali per l'accesso ad accounts privati attraverso l'immissione nel sistema ricevente di malwares (virus, trojan – tra cui ad esempio il famoso cryptolocker – , oppure semplici spyware, che spiano i comportamenti del computer). Qualora si dovesse cadere in una simile trappola, il computer potrebbe risultare irreversibilmente danneggiato. Simili truffe vengono perpetrate anche tramite sms ovvero tramite chiamate telefoniche, in questi ultimi due casi si tratterà, rispettivamente, dei fenomeni dello smishing e del vishing. Pertanto, se ricevete emails ovvero sms rispetto ai quali non comprendete il contesto ovvero notate degli errori di battitura, ovvero vi viene richiesto di fornire credenziali e altri dati atti ad accedere ad utenze, non forniteli a meno che non siate proprio sicuri di stare parlando con la persona giusta!
Truffe vere e proprie sono anche gli annunci di vincite di lotterie inesistenti, di solito spagnole: vengono inviate emails nelle quali si prospetta una vincita milionaria, che per esser riscossa, però, necessita l'invio di denaro. È evidente che la vincita – come la lotteria – non esiste e che non si avrà poi la possibilità di riottenere il denaro inviato.

Anche le cd. Sextortion, ovvero le estorsioni sessuali tramite video-chat sono all'ordine del giorno per la polizia postale, ed anche il CEC ha ricevuto qualche richiesta di aiuto in casi di questo genere. Si tratta di conoscenze che vengono fatte solitamente tramite i social networks, cui seguono contatti sempre più frequenti ed intimi che sfociano in prestazioni sessuali filmate. In seguito tali video costituiscono oggetto di estorsione poiché alla vittima viene minacciata la pubblicazione del video ovvero l'invio dello stesso a tutti i contatti del social network utilizzato, qualora non proceda ad inviare del denaro. In questi casi si consiglia di non procedere mai al pagamento e di rivolgersi subito alla Polizia Postale.

Dunque, è bene avere sempre un atteggiamento prudente, anche perché attraverso la creazione di identità virtuali, emails legati a persone inesistenti, così come IBAN non legati necessariamente ad un conto e dunque ad un intestatario cui poter facilmente risalire (un IBAN può essere infatti anche legato solo ad una carta ricaricabile), le probabilità di poter riappropriarsi del denaro perso – oltre che del disagio in termini di perdita di tempo e stress subiti – sono molto basse.

Per ulteriori informazioni potete rivolgerVi al Centro Europeo Consumatori scrivendo ad info@euroconsumatori.org ovvero telefonando allo 0471/980939.

Bolzano, 11/05/2016
Comunicato stampa

 

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