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Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia ufficio di Bolzano
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03.06.2015

600 Euro per due biglietti del valore di Euro 110

 
Presso un sito internet spagnolo una consumatrice ha trovato due biglietti per un concerto d'opera della Turandot alla Scala di Milano. Dal momento che il marito è un appassionato di quest'opera e che i biglietti sul sito internet della Scala, non erano più disponibili, lei volle sorprenderlo con dei biglietti dell'opera, cogliendo al volo l'occasione e pagò l'importo di Euro 600 mediante carta di credito.
La descrizione dei posti a sedere era molto vaga, però in considerazione del prezzo di Euro 300 a biglietto, la consumatrice era persuasa, che dovevano trattarsi di buoni posti a sedere. Del resto il prezzo più alto per i biglietti migliori era – secondo le informazioni del sito internet della Scala – di Euro 250. Nella procedura di acquisto la consumatrice aveva appreso solamente il prezzo finale, incluso i costi di spedizione e le spese di amministrazione (queste devono essere pagate dal compratore al sito internet dei biglietti).

Quando la consumatrice ricevette 5 giorni prima dello spettacolo i biglietti, c'era scritto sul biglietto un prezzo pari ad Euro 55. Solamente adesso la consumatrice si rese conto, che i posti a sedere non sarebbero stati così buoni. E difatti fu così e la delusione della coppia era altrettanto profonda.

Di quale sito internet si tratta e come funziona?
I gestori del sito internet spagnolo mettono a disposizione una piattaforma di compravendita di biglietti di ogni genere; così accanto a biglietti di opere e concerti, si possono acquistare anche biglietti per manifestazioni di calcio. Per poter usufruire di questa piattaforma di compravendita, è necessaria una registrazione, con la quale vengono accettate le condizioni generali di utilizzo della pagina internet. Il gestore del sito internet informa espressamente nelle condizioni di utilizzo, che egli non vende né acquista i biglietti e che non è nemmeno titolare degli stessi. Inoltre l'azienda aggiunge per iscritto che il prezzo di vendita dei biglietti è stabilito dal venditore.

Di conseguenza se l'interessato ha trovato sul sito un biglietto dell'evento desiderato e decide di acquistarlo, gli appare il prezzo totale, che egli deve sborsare, ma tuttavia manca una distinta dettagliata delle voci di acquisto, delle spese di spedizione e del servizio di intermediazione del portale internet. Quindi il consumatore sa solamente quando riceve i biglietti il loro valore nominale, però non sa, a quale prezzo sono stati offerti dal venditore, a quanto ammonta il suo guadagno ed a quanto ammontano le spese di spedizione e del servizio.

Il diritto di recesso di 14 giorni non può essere fatto valere per questo tipo di contratti via internet, dal momento che si tratta di servizi legati ad attività per il tempo libero e trattandosi di un contratto di fornitura in una data o un periodo specifico.

Per i consumatori è difficile fare qualcosa contro le spese elevate, dal momento che il sito internet opera come mediatore e non è direttamente coinvolto nella procedura di acquisto. Il compratore potrebbe rivolgersi al venditore, che ha dopotutto fissato il prezzo di acquisto, però questo non è né identificabile né raggiungibile dall'acquirente, dal momento che il sito internet garantisce la completa anonimità sia del compratore sia del venditore.

Allora cosa può fare il consumatore, per tutelarsi contro delusioni come quella subita nell'esempio descritto?
Il Centro Europeo Consumatori (CEC) di Bolzano consiglia prima di tutto, di procurarsi i biglietti direttamente presso gli organizzatori o presso i rivenditori ufficiali. Nell'ipotesi in cui i biglietti siano esauriti, i consumatori dovrebbero essere particolarmente prudenti alle offerte in internet, dal momento che tali offerte sono con molta probabilità troppo costosi oppure si tratta addirittura di biglietti falsi. Prima che i consumatori acquistino biglietti su un portale internet, dovrebbero verificare, quanto gli stessi costano presso l'organizzatore, in modo da avere un termine di paragone tra i prezzi.
Nella procedura di acquisto si dovrebbe fare ad ogni passo degli screenshot, in modo da, se del caso, poter dimostrare, che il biglietto ricevuto non corrisponde a quanto ordinato (per esempio biglietto di un settore sbagliato o di categoria errata). In questo caso bisogna inviare quanto prima un reclamo al sito internet spagnolo.
Per ulteriori informazioni il CEC di Bolzano è a Vostra disposizione al numero di telefono 0471/980939 e all'indirizzo e-mail: info@euroconsumatori.org.

Bolzano, 03/06/2015
Comunicato stampa

 

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