Cofinanziato
dall'Unione Europea
Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia ufficio di Bolzano

1) La fattura dopo il gioco a premi - Attenti ai costi occulti sui social network...

Anna ha 55 anni e come tanti coetanei utilizza Facebook per interagire con i suoi conoscenti. Riceve da un'amica un invito che la incuriosice: contiene un gioco a premi dove si possono vincere 100.000 iPhones.

Anna segue le indicazioni: inoltrare rapidamente l'invito ai suoi amici di Facebook, scegliere il colore dello smartphone, inserire i suoi dati nella maschera e registrarsi.

Anna non riconosce alcun indizio a proposito di un servizio a pagamento e quello che riceve via e-mail è una semplice conferma di registrazione. Ma alcuni giorni dopo per posta le arriva una fattura di 35,70 Euro per la creazione dell'account...

Per saperne di più consultate il nostro sito.


2) AGENZIE MATRIMONIALI: Incontri al buio... online

Un consumatore veniva attirato dalle belle parole di B5231: “Dolce, dolce è il saluto dei tuoi occhi. E immagino già che dolce sarà la voce nel tuo saluto... vorrei conoscerti meglio”. B5231 postava una foto sul proprio profilo e una descrizione di sé: donna, medico, capelli castani, occhi azzurri, spontanea, passionale.

Una persona da conoscere, attraente.

Purtroppo, però, il consumatore non conoscerà mai di persona B5231, perché dietro questo profilo si nascondeva un cd. scrittore IKM - dove l’acronimo IKM sta per Internet-kontaktmarkt, ossia mercato internet dei contatti.

Questi scrittori hanno l’obiettivo di intrattenere i consumatori nelle chatrooms a pagamento, in modo da invogliare gli stessi a spendere ancora di più per intrattenersi con il profilo “ideale”, nella speranza di trovare la propria anima gemella.

Per saperne di più, consultate il nostro sito.


3) Shopping online: pericolo merce contraffatta!

Fashion victim o solo victim?

Molti consumatori, alla ricerca di sconti, o del prodotto introvabile, usano i canali online come percorso privilegiato per effettuare i loro acquisti.

Tuttavia, anche il consumatore più navigato può ritrovarsi tra le mani una borsa, un orologio o un tablet contraffatti. Con il rischio che sopraggiunga anche una multa per incauto acquisto.

Che fare in questi casi? Il Centro Europeo Consumatori consiglia di stare attenti e di seguire qualche accorgimento.

Ne trovate alcuni sul nostro sito.




4) Acquistare online biglietti per competizioni sportive... occhio agli annunci "civetta"!

Lo sport appassiona! Nel momento in cui si acquistano dei biglietti online, però, non ci si deve lasciar accecare dall'entusiasmo, perché biglietti taroccati e venditori fantasma sono sempre in agguato!

Ecco alcuni consigli del Centro Europeo Consumatori Italia per non incappare in brutte sorprese:

- acquistate solamente presso siti ufficiali come quello della UEFA o presso rivenditori autorizzati, espressamente indicati dal Comitato Olimpico;

- stampate e conservate una copia della documentazione inerente alla procedura di prenotazione o salvate i relativi screenshots;

- diffidate da chi offre biglietti last minute e dal c.d. secondary ticketing: potrebbe trattarsi di biglietti già esauriti da tempo, di biglietti falsi o addirittura inesistenti;

- pagate l'importo dei biglietti con carta di credito, per avere la possibilità di effettuare la procedura di chargeback.

Per sapere di più consultate il nostro sito.


5) Winning Mails - Nessuna vincita al lotto via e-mail

Prima o poi accade, navigando in Internet... Nella posta in entrata appare uno strano messaggio: "Tra milioni di indirizzi e-mail raccolti in Internet, è stato estratto il Vostro". Di colpo, siete i fortunati vincitori di centinaia di migliaia di Euro o Dollari.

Naturalmente, in questi casi non si tratta di vere vincite, ma di un modo per recuperare un'infinità di dati personali, dati che vere e proprie bande criminali possono utilizzare in vario modo (commercio di dati, furto di identità...), e contemporaneamente si tenta di convincere persone in buona fede - con la promessa di una vincita esagerata - a pagare diverse migliaia di Euro.

Il destinatario di queste comunicazioni viene poi spesso invitato - a causa di motivi di sicurezza non meglio specificati - a non fare parola con nessuno della sua vincita.

Come si possono riconoscere queste e-mail fraudolente? Cos'altro bisogna fare?

Per saperne di più consultate il nostro sito.



6) E-mail pubblicitarie non richieste

Cos'è lo spam? Sarà capitato anche a voi di trovare la vostra casella di posta elettronica intasata di e-mail pubblicitarie da ditte a voi completamente sconosciute.

Questi messaggi di massa vengono chiamati "spam" (il termine è tratto da uno sketch dei Monty Python, nel quale un'orda di vichinghi rende impossibile ogni conversazione gridando "spam, spam" - in senso figurativo la pubblicità di massa rende impossibile una normale comunicazione in internet)... e ne esistono di vari tipi: pura pubblicità, lettere a catena e falsi allarmi virus, cd. "hoaxes", nonché varianti miste.

Secondo le stime di uno studio della Commissione Europea, gli utenti di internet - senza rendersene conto - ogni anno pagano 10 miliardi di euro per questi messaggi-spazzatura (il termine usato è Junk-Mails, che significa esattamente la stessa cosa, ed è un sinonimo di spam).

Da qui si evince chiaramente la gravità della situazione e l'urgenza di agire in merito.

Per saperne di più consultate il nostro sito.


7) Acquisti online da parte di minorenni

In questi casi il venditore e l’acquirente non hanno davanti a loro la propria controparte in nessun momento della trattativa.

Non si verifica nessun contatto diretto. E questo fatto rende impossibile un controllo.

Il venditore si deve naturalmente affidare alle indicazioni dell’acquirente; non ha, per esempio, nessuna possibilità di verificare l’età dell’interessato. In questo caso, chi compra, potrebbe fingersi maggiorenne e non esserlo...

Se il minorenne, nonostante le chiare indicazioni nelle condizioni generali (“l’acquirente dichiara di essere maggiorenne”) o nelle informazioni richieste relative all’età dovesse aver fornito false indicazioni per acquistare l’oggetto desiderato e/o per accedere ai dati desiderati, la richiesta di restituzione di quanto pagato, se dovesse avvenire, diventa quasi impossibile.

Soprattutto quando il minorenne si serve di un altro nome o della carta di credito di un adulto, se si finge maggiorenne, si tratta indubbiamente di un inganno, cui consegue l'obbligo di pagamento della merce acquistata, che sia essa poi effettivamente desiderata o meno.

Se il contratto d’acquisto non è rescindibile, i genitori sono direttamente responsabili del danno in base alla cosiddetta “culpa in educando”, che deriva dal dovere di educare i propri figli.

Qui si possono leggere maggiori informazioni.


8) Criptovalute: i pericoli e i rischi in agguato

La curiosità intorno alle criptovalute sta aumentando vertiginosamente e costituisce un'attrazione fatale per coloro che vogliano moltiplicare il proprio denaro alla svelta.

Tuttavia, anche nel mercato delle criptovalute circolano delle offerte che si sono rivelate dei veri e propri sistemi piramidali illegali.

Per più informazioni basta un clic.




9) OneCoin

Al termine delle indagini di polizia giudiziaria condotte dai finanzieri della compagnia di Brunico, coordinati dalla procura della Repubblica di Bolzano, e dopo le segnalazioni di CEC e CTCU all'Antitrust negli anni passati, 14 persone sono state rinviate a giudizio per i reati di truffa aggravata, diffusione e promozione abusiva e vendita piramidale di moneta elettronica, abusiva raccolta del risparmio e abusivismo finanziario, il tutto con l'aggravante della transnazionalità.

Il tutto è dovuto all'attività della società offshore One Coin, che attraverso numerosi cittadini italiani ed esteri promuoveva abusivamente l'acquisto dell'omonima criptovaluta, spacciandola per strumento finanziario ad alto rendimento.

In realtà, il meccanismo consisteva in una vendita piramidale (multi level marketing, schema Ponzi), in cui sostanzialmente l'investitore poteva conseguire dei guadagni solo riuscendo ad affiliare nuovi aderenti, a loro volta vittime del raggiro.

A organizzare la truffa la bulgara Ruja Ignatova, fondatrice di One Coin, in collaborazione con tre fratelli altoatesini residenti all'estero e altri nove promotori altoatesini.

Le indagini delle Fiamme Gialle presso diversi Istituti di credito altoatesini hanno accertato che per l’acquisto di pacchetti One Coin sono stati fatti bonifici all’estero per circa 11 milioni di euro, di cui circa 5 milioni disposti da 3.700 residenti in provincia di Bolzano.

L'Antitrust aveva già sospeso in via cautelare la promozione della criptovaluta OneCoin su segnalazione del CEC e del CTCU, in quanto era appunto sospetto l'utilizzo di un sistema piramidale.

Nell'agosto del 2017, la stessa Antitrust aveva multato la società in questione per 2,6 milioni di Euro e sequestrato 7 siti web e 93 pagine social sui quali venivano offerte criptovalute chiamate “onecoin” con la promessa di guadagni milionari.

Secondo l'Antitrust, già l'indicazione dei benefici che si verrebbero a maturare sarebbe stata di per sé aleatoria, e avrebbe mirato ad attrarre un alto numero di consumatori, i quali avrebbero poi dovuto investire importi cospicui nel sistema arrivando così a generare un sistema piramidale, assolutamente vietato per legge.

Qui informazioni più dettagliate.


10) Acquisto macchina online

Per l'auto dei suoi sogni, un giovane altoatesino avrebbe dovuto pagare 90.000 Euro...

Per fortuna, prima della conclusione del contratto ha chiamato il Centro Europeo Consumatori (CEC) di Bolzano: per il CEC infatti si trattava di un "classico“ e chiaro tentativo di truffa online...

È da un po' di tempo che un giovane altoatesino sogna di possedere una esclusiva e ultramoderna vettura elettrica. In internet trova un'offerta davvero allettante: 89.000 Euro per l'auto che tanto desidera, e che solitamente costa molti di più. Il consumatore contatta il venditore germanico, il quale risponde che la macchina si trova in Norvegia ed è così vantaggiosa perché il precedente proprietario non era più in grado di pagarne le rate.

Qui la storia completa.